Creta
Tra le meraviglie dell'isola del Minotauro
L'isola di Creta, anticamente conosciuta come Candia, e' situata al centro della porzione piu' orientale del mar Mediterraneo. Per questa sua particolare posizione geografica costituisce da sempre una cerniera tra i paesi che si affacciano sulle coste del Mediterraneo e la regione piu' meridionale della Grecia.
Appena giunti a Iraklio si avvertono un'atmosfera ed una suggestione particolari, proprie di una citta' che trae la sua immagine dal confronto di civilta' e culture che si sono integrate nel corso dei secoli: Romani, Bizantini, Arabi, Veneziani, Turchi, vi hanno lasciato impronte subito evidenti. Basta entrare nel Museo Archeologico della citta' per intuire la grandezza della prima civilta' dell'isola, la minoica. Verra' allora spontaneo il desiderio di visitare Cnosso, poco lontana, i resti della prima grande citta' del passato, ricca di strade, palazzi, templi, dove ogni nove anni gli Ateniesi dovevano mandare sette ragazzi e sette ragazze come vittime per il Minotauro, il mostro figlio di Minosse.
Altre testimonianze si troveranno poi a Malia, Gournia, a Festo ed in molti altri luoghi archeologici anche minori, ma non per questo meno significativi.
A questa ricchezza di Creta, si aggiunge il fascino di un territorio quanto mai vario e stimolante. Le coste sono articolate, ricche di golfi, baie, anfratti, spiagge suggestive..ed il mare, pieno di colore, si accosta felicemente ad un cielo azzurro per tre quarti dell'anno.
Lungo i 1000 chilometri di litorale si trova una grande varieta' di spiagge: piu' ampie sono quelle verso nord, sulla penisola di Akrotiri.
Lungo il litorale di Rethimno, da ricordare, oltre alle piccole e deliziose spiagge ad est della citta', la lunghissima spiaggia che si estende per chilometri verso ovest.
La rada di Vai, nella parte est dell'isola e' caratterizzata dall'aspetto esotico dell'ambiente, dovuto oltre che all'intensa colorazione turchese delle acque, alla presenza di un palmeto unico per estensione in Europa.
L'interno e' a volte selvaggio ed impervio, come nelle famose Gole di Samarias, comprese nel Parco Nazionale delle Montagne Bianche. Esse devono il nome a Osia Maria, una piccola e semplice chiesa situata a meta' del percorso. Rovine, chiese ed altri elementi storici testimoniano la secolare presenza umana nelle gole. Altre volte il territorio interno e' sapientemente ordinato dall'uomo con ricche colture, come nella vasta e fertile piana di Hania o sull'altopiano di Lassithi, situato a 900 metri d'altezza, con i suoi caratteristici mulini a vento con le pale rivestite di tela bianca.