L'arcipelago campano: ischia, capri, procida, nisida e vivara
Cinque meraviglie tutte da scoprire
Iniziamo la nostra visita alle isole del Golfo di Napoli dalla piu' estesa e popolosa: Ischia. Quest'isola, di origine vulcanica e' un luogo delizioso che offre una varieta' di ambienti e scenari quasi impossibili da trovare in un solo luogo, non ci credete?
Spiagge dorate su cui stendersi e rilassarsi come quelle dei Maronti e di Sant'Angelo o quella di Cartaromana fatta di scogli neri di roccia vulcanica e bagnata da un mare sempre mite grazie alle acque calde generate dalle sorgenti termali; un mare cristallino che invita a bagnarsi e a restare in acqua ad ammirare l'isola da lì; colline che offrono panorami incantevoli a chi ama passeggiare; pinete tra le quali trovare frescura e magari schiacciare un pisolino e soprattutto sorgenti termali in tutta l'isola, frequentati anche dagli antichi greci e romani, che hanno dato vita a stabilimenti termali da sogno, come i Giardini Poseidon. Questi giardini sono unici al mondo con 22 piscine termali immerse in un'oasi di piante e fiori dai mille colori e attrezzature di ogni genere: sdraie, ombrelloni, saune, aree per massaggi, percorsi circolatori giapponesi, boutique e ristoranti.
Siete stupiti? E non avete ancora sentito cosa vi aspetta a Capri...la seconda isola, in termini di superficie, riserva emozioni e sorprese a non finire. Partiamo dalla Grotta Azzurra alla quale si accede tramite uno stretto varco nella roccia a bordo di piccole barche a remi, dove l'azzurro del mare l'argento delle rocce vi lasceranno davvero senza fiato. Degna di nota e' senza dubbio Villa San Michele, la casa-museo di Axel Munthe con il suo meraviglioso belvedere sul Golfo, i reperti archeologici e la sfinge di granito. Ora non vi resta che decidere se passare ai resti di Villa Damecuta, costruita per volere di Tiberio, se godervi un tramonto indimenticabile dal Faro di Punta Carena, se fare colazione in uno dei bar della vivace Piazzetta di Capri o passare direttamente ad un'escursione ai faraglioni. E se vi rimane un po' di tempo ora potete rilassarvi in una delle tante spiagge dell'isola, Marina Piccola, Marina Grande o la spiaggia dei Bagni di Tiberio ad esempio…a voi la scelta!
Delle tre isole maggiori Procida e' la piu' piccola ma sembra che sia la prima ad essere stata abitata intorno al XVI a.C.; cio' che la distingue da tutte le altre e' la “Terra Murata, cioe' la collina (91mt s.l.m.) su cui sorge il vecchio centro storico. Visto dal mare questo promontorio sembra una vera e propria fortezza con le sue imponenti mura e le stesse case costruite in modo da sembrare impenetrabili, ma non lasciatevi scoraggiare da questo suo aspetto ostile perché da lassu' potrete ammirare indescrivibili scorci sul Golfo di Napoli e godere di una leggera brezza anche nei mesi piu' afosi. L'edificio piu' imponente e' Palazzo d'Avalos costruito nel 1563 al fine di impedire l'accesso al borgo dal mare, in seguito l'edificio fu trasformato in carcere e venne chiuso definitivamente nel 1988.
Gli amanti della tintarella di certo apprezzeranno anche le caratteristiche spiagge dell'isola, come quella della Chiaia con la sua sabbia dorata sovrastata da costoni di tufo a picco sul mare, mentre i piu' intrepidi potranno fare il bagno lanciandosi da una delle tante rocce o immergersi per esilaranti pesche subacquee.
Nisida, un vulcano spento che si trova di fronte al promontorio di Coroglio, che secondo alcuni non e' piu' un'isola da quando un lungo pontile l'ha unita alla terraferma, ha una particolare forma circolare ed emerge dal mare solo per 1/6 della sua reale estensione.
Omero racconta che nel tratto di mare che si trova fra Nisida e l'isola di Capri abitavano le sirene tentatrici di Ulisse ma l'isola ospito' anche Lucullo, Marco Giunio Bruto, Cicerone, Cassio e piu' avanti nel tempo il Duca di Amalfi Giovanni Piccolomini che fece innalzare lo splendido castello visibile anche dalla terraferma. Nel 1600 il castello divenne un lazzaretto e nell'800 la torre di guardia fu trasformata in un penitenziario che e' attivo ancora oggi ospitando la “Colonia di Redenzione per Minorenni.
Ed eccoci, infine a Vivara, la piu' piccola delle cinque (32 ettari). Vivara si trova tra Ischia e Procida alla quale e' collegata tramite un sottile ponte tibetano lungo 362 metri che ha sostituito l'antica falesia ormai erosa dal mare. Anch'essa di origine vulcanica ha una singolare forma a mezzaluna ed e' oggi riserva naturale del parco dei Campi Flegrei.
Negli ultimi anni non e' stato possibile visitare l'isola in quanto il ponte era stato dichiarato inagibile e purtroppo Vivara era stata lasciata incustodita; oggi un nuovo ponte e' in costruzione e molto si sta facendo per fare dell'isolotto un sito in cui effettuare ricerche, studiare ed organizzare gite nel pieno rispetto di un ambiente naturale ancora largamente intatto. Le ricchezze archeologiche, botaniche e faunistiche ne fanno uno scrigno di inestimabili tesori da godere in ogni stagione dell'anno.