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Riace e i bronzi di riace

Una città affascinante e la storia delle sue celebri statue

Riace

Il comune di Riace, in provincia di Reggio Calabria, si sviluppa in due nuclei: Riace Borgo e Riace Marina, i quali si estendono nella zona compresa tra Monasterace e Roccella Ionica.
Riace Borgo sorge alle pendici del massiccio delle Serre, il borgo di eta' medievale conserva ancora alcuni tratti dell'epoca come le mura di cinta, le porte della citta' (Porta Santa Caterina e Porta dell'Acqua) e le chiese (San Nicola di Bari, Santa Caterina, Santi Cosma e Damiano). Il centro della citta' che e' caratterizzato da portali, viuzze panoramiche e ricchi palazzi storici, degrada verso il Mar Ionio fino a trasformarsi nella “riviera dei bronzi.
Riace gode, quindi, di un fascino atemporale, un misto di scenari fiabeschi tra il mare limpido, la spiaggia dorata e le verdi colline ricoperte di vigneti, ulivi ed agrumeti.

Fin dalla sua fondazione la citta' si caratterizzo' per l'alta concentrazione di chiese nate sia nel centro storico che a ridosso delle mura, cio' testimonia la grande rilevanza rappresentata dalla spiritualita' nella quotidianita' dei riacesi. Rilevanza che tutt'oggi si rivela durante la processione dei Santi Cosma e Damiano alla quale partecipano ogni anno numerosissimi abitanti di Riace e non solo.

Tuttavia, cio' che rende celebre la citta' in tutto il mondo sono i Bronzi di Riace, una coppia di statue di provenienza greca alte circa due metri e mantenutesi in ottimo stato di conservazione. Entrambe sono costituite prevalentemente di bronzo, ma non solo, le ciglia delle due statue sono, infatti, d'argento mentre le cornee sono d'avorio e le labbra di rame.
Queste note statue furono rinvenute fortuitamente da un sub il 16 agosto del 1972 a circa 300 metri dalla costa di Riace Marina ed oggi possono essere ammirate nel Museo Nazionale di Reggio Calabria.
Presumibilmente le statue erano state caricate a bordo di una nave per essere trasportate da Atene a Roma ma, a causa di un naufragio o per evitare un naufragio, il carico finì sul fondo del Mar Ionio e lì resto' per oltre due millenni.
I Bronzi, capolavori di epoca ellenistica, risalgono, plausibilmente, al V secolo a.C. sebbene gli studiosi non siano ancora giunti a una datazione e ad una paternita' certe.
Cio' che e' certo, invece, e' che il valore delle due statue e' incommensurabile e che esse sono ormai diventate un simbolo della Calabria e dell'intera Magna Grecia.