Tivoli, gioiello dell'antica roma
Le ville più belle d’Italia
Tivoli sorge a circa 35 km di distanza da Roma e con essa condivise origini e fortune.
Nel IV secolo a.C. l'antica Tibur fu, infatti, designata municipio romano e gia' nei secoli successivi fu scelta come sede di numerose ville nobiliari fatte costruire da alcuni potenti e ricchi romani, tra i quali Orazio, Cassio, Publio Quintilio ed Adriano.
I resti della Tibur romana si trovano disseminati sia nel centro storico che nei dintorni, tra i piu' notevoli vi sono l'Anfiteatro di Bleso ed i templi: di Vesta, della Sibilla, della Tosse e quello dedicato ad Ercole Vincitore.
La grande ricchezza di Tivoli risiede pero' nelle sue ville.
Villa Gregoriana e Villa di Manilio Viscopo
La Villa di Manlio Viscopo sorgeva nella “Valle dell'inferno scavata dal fiume Aniene nei pressi dell'acropoli di Tivoli. Nata nel II secolo d.C., era dotata persino di acqua potabile ma fu quasi totalmente distrutta da una potente alluvione nel'anno 106.
I resti della villa romana sono inglobati nel giardino della Villa Gregoriana. Quest'ultima fu fatta edificare da papa Gregorio XVI nel 1835 con lo scopo di arginare le piene devastanti dell'Aniene, furono infatti creati due cunicoli che canalizzando l'acqua del fiume sotto il Monte Catillo, ne deviavano il percorso lontano dal centro abitato.
Villa Adriana
Patrimonio dell'umanita' UNESCO, la villa fu residenza dell'imperatore Adriano tra il 118 ed il 138.
Il primo nucleo di questo imponente complesso fu costruito intorno al 100 a.C. per Lucio Cornelio Silla e successivamente passo' nelle mani della moglie di Adriano, Vibia Sabina.
Villa Adriana e' la piu' grande villa mai appartenuta ad un imperatore romano, essa occupava infatti oltre 120 ettari ed era costituita, oltre che dalla residenza dell'imperatore, anche da magnifici giardini, grandi piscine, maestose fontane, poi ninfei, portici, terme e ancora palestre, stadi, teatri, basiliche e templi.
Villa di Quintilio Varo
Edificata tra il III secolo a.C. ed il II secolo d.C. era seconda, in termini di estensione, soltanto alla Villa di Adriano. Essa occupava infatti sei ettari di terreno a pochi chilometri nord-est della Villa Gregoriana, sulla sponda opposta del fiume Aniene.
I resti dell'imponente complesso provano che la villa era dotata di una grande peschiera per l'allevamento ittico, di un complesso reticolato di acquedotti, di un ninfeo, di vari criptoportici e di una terrazza utilizzata come aiuola.
Purtroppo non molto resta dell'antico splendore di questa villa.
Villa di Bruto
Fu edificata intorno al 20 a.C. per il giurista Marco Bruto.
Il complesso sorge su una serie di terrazze costruite per permettere alla villa di affacciarsi su un panorama mozzafiato. Molti dei muri perimetrali degli edifici, alcuni archi e dei criptoportici sono ancora visibili nel sito archeologico, ma cio' che piu' sorprende sono le pitture che testimoniano la magnificenza decorativa degli ampi ambienti che costituivano la villa.
Non resta traccia di un antico teatro che doveva trovarsi in quest'area.
Villa di Cassio
Si trova nei pressi della Villa di Bruto e come quest'ultima sorge su un piano terrazzato. Il nucleo centrale della villa era composto da una serie di stanze decorate con marmi, sculture e mosaici.
Alcuni di questi preziosi reperti sono conservati all'interno del Museo Pio-Clementino dei Musei Vaticani.
A Tivoli trovarono posto, dunque, alcune delle ville romane piu' belle ma il fascino di questo luogo richiamo', alcuni anni piu' tardi, altri uomini che facoltosi che qui vollero edificare le loro ville… nacque così, nel 1550, la meravigliosa Villa d'Este, patrimonio dell'umanita' UNESCO.