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Venosa e grumentum, antiche colonie romane in basilicata

Teatri, terme e domus tutte da scoprire

Quando si immagina il passato della Basilicata si pensa immediatamente alle antiche citta' della Magna Grecia come Metaponto, Siris ed Heraclea, meno frequentemente, invece, sovvengono alla nostra mente gli insediamenti di epoca romana, alcune tracce dei quali possono essere ammirate oggi a Venosa e Grumento Nova.

Venosa si trova nell'area piu' settentrionale della Basilicata, non lontano da Melfi e dal confine con la Puglia e la Campania. La citta', fondata dai Pelasgi, divenne colonia romana nel 291 a.C. e, grazie alla sua posizione privilegiata lungo la Via Appia, fu presto dichiarata Municipium romano.
Venosa visse così un periodo di grande fecondita' e ricchezza, come testimoniato dai resti di edifici e monumenti: templi, teatri, anfiteatri, terme, ecc.
L'interessante parco archeologico si trova fuori dal centro di Venosa ed ospita:
-Le terme.
Il complesso termale era suddiviso in vari ambienti, il “frigidarium, ovvero il luogo deputato ai bagni freddi, in quale presenta un pavimento a mosaico in cui sono magistralmente riprodotti animali marini; il “calidarium, con le vasche per i bagni caldi ed i resti di quelli che probabilmente erano gli spogliatoi ed i forni.
-Il complesso episcopale della Santissima Trinita'.
Edificato sui resti del tempio pagano di Imene, comprende due chiese: la chiesa vecchia e la chiesa nuova.
La prima, di epoca paleocristiana, conserva le tombe della famiglia Altavilla, la seconda, edificata intorno all'XI secolo non fu mai conclusa. Il complesso e' reso celebre anche da una caratteristica vasca battesimale esagonale con canale di deflusso.
-L'anfiteatro.
Questo risale al I secolo d.C. ed ha una forma ellittica. Ancora oggi sono visibili le gradinate su cui sedevano gli spettatori di combattimenti, esecuzioni e giochi gladiatori. Al centro dell'arena sono stati rinvenuti dei sotterranei che si pensa abbiano ospitato un cimitero ebraico.
-Le domus.
Il parco archeologico ospita anche i resti di due case romane. Una purtroppo non si e' conservata in buone condizioni, l'altra presenta un atrio con impluvium, quattro stanze da letto ed un tablinium con pavimento mosaicato. Sarebbe stata costruita nel II secolo a.C. ma ha subito dei rimodellamenti nel corso dei secoli successivi.

Molti degli oggetti rinvenuti nell'area del parco sono visibili all'interno del Museo Archeologico ubicato nel Castello Aragonese.

Circa 130 km a sud di Venosa si trova la moderna Grumento Nova, non lontano dal confine con la Calabria e la bassa Campania.
La citta' fu edificata dai romani nel III secolo a.C. ed assunse un ruolo strategico durante le guerre sannitiche e la seconda guerra punica. Nel 370 fu dichiarata sede episcopale ma ben presto la citta' fu abbandonata a causa delle continue incursioni saracene.
Alle pendici del colle che oggi accoglie Grumento Nova si trova il parco archeologico di Grumentum. Questo ospita:
-Il teatro.
E' l'edificio che si e' conservato meglio in quest'area. Fu costruito presumibilmente in epoca augustea ma presenta una cavea, un'orchestra ed una scena relative ad epoche diverse.
Non lontano dal teatro si trovano due tempietti di epoca imperiale e la Domus dei Mosaici (IV secolo).
-Il foro.
Quest'area fu edificata a partire dall'epoca augustea, il foro di forma rettangolare e' circondato da grandi portici e sui lati corti da due templi: il (Tempio C) Cesareum ed il (Tempio D) Capitolium.
Sul lato ovest del foro sono stati rinvenuti i resti di una basilica e di un edificio termale.
-L'anfiteatro.
E' stato uno dei primi edifici ad essere identificati nell'area archeologica in quanto la sua struttura, seppur ricoperta di vegetazione, risultava ben visibile dall'alto. L'anfiteatro si trova in posizione periferica rispetto agli altri edifici, probabilmente a causa della grande affluenza di pubblico che vi accorreva durante i giochi. L'edificio fu costruito quasi certamente nel I secolo a.C. ma fu piu' volte ammodernato nei secoli successivi.

Oltre la cinta muraria che custodiva l'antica Grumentum sono stati rinvenuti una necropoli, una basilica paleocristiana ed un acquedotto.
Molti degli oggetti recuperati nell'area del parco sono visibili oggi all'interno del Museo Archeologico dell'Alta Val d'Agri.

L'epoca d'oro vissuta da Venosa e Grumentum durante gli anni del dominio romano termino' definitivamente nel V secolo con l'invasione degli Ostrogoti e la caduta dell'impero.