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Chieti e i resti dell’antica Teate

Chieti

Dal Museo Archeologico Nazionale al parco archeologico 'La Civitella'. Chieti, il più piccolo capoluogo di provincia dell’Abruzzo, si trova in una posizione estremamente privilegiata, a pochi chilometri sia dal Mar Adriatico che dal Gran Sasso.
Oltre alla sua fortunata ubicazione, la città può vantare anche un passato estremamente interessante. Le origini di Chieti, infatti, affondano nella mitologia, tra la leggenda di Achille che sembra abbia dato alla città il nome di sua madre, Teate, e quella dei Pelasgi che la chiamarono Teti in onore della ninfa.
L’unica notizia certa è che intorno al 300 a.C. Chieti era “Teate Marrucinorum”, la roccaforte dei Marrucini, prima rivali poi alleati dei Romani.

La ricca e sorprendente storia di Chieti può essere rintracciata oggi visitando alcuni luoghi del centro storico, primo fra tutti il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo.
Il museo si trova in Via Villa Comunale ed è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 19.00, il prezzo del biglietto è di 4€. L’edificio che ospita il museo è Villa Frigerj, una villa neoclassica costruita nell’800; al piano terra si possono ammirare le sezioni dedicate ai culti funerari dell’Abruzzo preromano e romano, alla scultura preromana e romana, nonché una Collezione Numismatica con monete risalenti persino al IV secolo a.C. e la Collezione Pansa con bronzi, gioielli, vetri, avori, steli funerarie e oggetti di uso quotidiano.
Il primo piano è dedicato ancora in parte ai culti funerari dell’Abruzzo preromano ed in parte al “Santuario di Ercole Curino” a Sulmona.

Altro luogo di notevole interesse è il parco archeologico de “La Civitella”, composto dal museo archeologico omonimo e dai resti dell’antica Teate.
Il Museo Archeologico La Civitella è costituito dalle sezioni: “L’inizio della storia urbana” con reperti risalenti al periodo repubblicano (III secolo a.C.); “Da Roma a ieri” dedicata al foro, al teatro, all’anfiteatro, alle terme alle necropoli romane; “La Terra dei Marrucini” con i reperti rinvenuti nell’area del fiume Pescara; “Il primo museo archeologico” che ripercorre la storia del museo.
Nell’area del parco sono stati rinvenuti i resti di una fortificazione, i terrazzamenti, la cinta muraria con le sue porte, il terrazzo di acropoli con le numerose strutture edilizie, alcune terrecotte, frammenti di statue e di mosaici.
Di recente sono stati portati alla luce anche un anfiteatro del I secolo d.C., che ospitò per anni le lotte tra gladiatori, ed alcuni resti di tre edifici sacri risalenti al secolo successivo che formavano un grande santuario.

Nell’area dell’acropoli si possono ammirare anche il teatro (circa 80 metri di diametro), il cui palcoscenico si estende verso il Gran Sasso e le terme risalenti al primo secolo d.C., edificate fuori dall’antica cinta muraria.
Scendendo, invece, verso l’attuale Corso Marrucino, dietro l’edificio delle Poste, si possono osservare i resti del foro romano.