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Cividale del Friuli, capitale longobarda
Tour dell'antica Civitas longobarda. La pittoresca cittadina di Cividale del Friuli fu fondata da Giulio Cesare nel 50 d.C. e si estende lungo le sponde del fiume Natisone, a meno di venti chilometri da Udine.
Nel 568, con l’invasione dei longobardi guidati da re Alboino, la romana “Forum Iulii” prese in nome di “Civitas” diventando capitale del primo ducato longobardo d’Italia.
Cividale con il suo Tempietto longobardo ed il Complesso episcopale (i resti del Palazzo patriarcale sottostanti al Museo Archeologico Nazionale) è, dunque, l’esponente principale del progetto “Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)”, dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO.
Il tour della Cividale longobarda parte dal fulcro della città, Piazza del Duomo, sulla quale si affaccia, luminoso e solenne il Duomo di Santa Maria Assunta.
Il primo impianto della basilica risale all’epoca del patriarcato di Callisto, VIII secolo, e alcuni preziosi capolavori longobardi sono esposti all’interno del Museo Diocesano Cristiano, al quale si accede dalla navata destra del Duomo.
Il “Museo diocesano cristiano e del tesoro del duomo di Cividale del Friuli” conserva, in particolare, due preziosi monumenti di epoca longobarda: l’altare del duca Ratchis in pietra d’Istria (737-744) interamente scolpito con soggetti religiosi ed il Battistero ottagonale di Callisto in pietra calcarea bianca (VIII secolo).
Sul lato orientale di Piazza Duomo si trova, invece, il Palazzo dei Provveditori Veneti, sede del Museo Archeologico Nazionale.
Il nucleo principale del museo è costituito dalla sezione dedicata alla Mostra Longobarda, nel piano nobile del palazzo. In queste sette sale sono esposti manufatti risalenti al VI secolo, un sarcofago romano ed il corredo del duca Gisulfo del VII secolo, la “Pace del Duca Orso”, due reliquiari in argento del tesoro del Duomo ed una croce astile di Invillino.
Da Piazza del Duomo, proseguendo in Via Monastero Maggiore, si raggiunge Piazzetta San Biagio, sulla quale si affaccia il celebre Tempietto longobardo, anche detto Oratorio di Santa Maria in Valle.
Il duce del Friuli, Astolfo, ordinò la realizzazione della cappella palatina intorno alla metà dell’VIII secolo ed essa risulta essere oggi, una delle più importanti tracce di architettura e scultura altomedievale con il loggiato, la splendida volta a crociera e le eccezionali decorazioni a stucco e ad affresco.
Uno degli elementi più interessanti del tempietto è il fregio con le sei figure in rilievo molto ben conservate e testimoni della rilettura longobarda dei modelli classici.
Percorrendo Via Monastero Maggiore in direzione sud, invece, ci si trova davanti all’Ipogeo celtico, un cunicolo sotterraneo composto di diversi ambienti ricavati dalla roccia.
La funzione di tale sito non è stata ancora chiarita del tutto ma le ipotesi più avvalorate lo indicano come luogo deputato alle cerimonie funerarie in epoca celtica o come carcere in età romana o longobarda.
Il fascino ed il mistero di questo ipogeo lo rendono uno dei monumenti più interessanti di questa ricchissima cittadina del Friuli.