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Favignana e l’arcipelago delle isole Egadi
Fotogrammi di un’estate indimenticabile. L’arcipelago delle Egadi si trova pochi chilometri ad ovest di Trapani ed è composto dalle isole di Favignana, Marettimo, Levanzo e da altri isolotti come Maraone, Formica, Stagnone, Galera, Galeotta, Preveto e Fariglione.
La maggiore delle Egadi è Favignana che può essere raggiunta tramite traghetto dai più importanti porti d’Italia o in alternativa con un volo fino a Trapani e una breve tratta in aliscafo o traghetto.
Arrivando dal mare si nota immediatamente la particolare conformazione dell’isola con le sue coste frastagliate occupate da cavità e grotte, oltre che da bellissime spiagge.
Una piccola catena montuosa attraversa Favignana da nord a sud creando le cime del Monte Santa Caterina (314 m s.l.m.), sul quale sorge un’antica torre e fortezza saracena, la Punta Campana (296 m) e la Punta Grossa (252 m).
Questa splendida isola, soprannominata “La Farfalla” per la sua caratteristica forma, è il luogo di villeggiatura ideale per gli amanti delle immersioni, dei paesaggi naturali e della tranquillità.
Chi preferisce le lunghe spiagge di sabbia bianca apprezzerà di certo Cala Azzurra, Lido Burrone e i Calamoni; chi invece predilige la spiaggia di ciottoli preferirà Punta Lunga, Preveto o Punta sottile e mentre gli amanti dello snorkeling e dei tuffi potranno recarsi a Cala Rossa, Cala del Bue Marino, Grotta Perciata o Punta Fanfalo, i sub più esperti troveranno molto interessanti l’area intorno alla Galeotta e la Secca del Toro.
Coloro che avranno la possibilità di noleggiare una barca sull’isola potranno avere il privilegio di scoprire dal mare alcune spettacolari grotte e cavità naturali come la Grotta Azzurra dove il blu intenso dell’acqua travolge chi la visita per la prima volta, la Grotta degli Innamorati costituita da due grandi scogli gemelli, o ancora la celebre Grotta dei Sospiri così chiamata per l’effetto acustico, simile a quello di un lamento, che l’acqua produce infrangendosi contro gli scogli.
Favignana offre numerose sorprese anche agli amanti della storia e dell’archeologia. Il passaggio delle diverse civiltà che si sono succedute sull’isola, infatti, è testimoniato da alcune tracce di grande interesse.
Ad esempio i tanti graffiti rinvenuti nelle grotte dell’isola, ed ancora visibili, confermano la presenza di uomini in epoca preistorica, ovvero a partire dal 10.000 a.C. Ne sono un esempio le grotte delle Uccerie e del Pozzo.
Nella zona di San Nicola una grande necropoli risalente al VIII secolo a.C. ha rilevato la presenza dei Fenici sull’isola, mentre alcune tombe di età ellenistica e numerose iscrizioni puniche hanno accertato l’esistenza anche di una colonia cartaginese.
Tuttavia, i più numerosi reperti archeologici rinvenuti sull’isola risalgono al periodo romano che iniziò presumibilmente dopo il 241 a.C. anno della vittoria romana sulla flotta cartaginese.
Sempre nell’area di San Nicola, infatti, possono essere ammirati una necropoli, un altarino cristiano del V secolo, alcuni mosaici ed i resti di un ninfeo destinato a bagno delle donne ovvero una larga vasca scavata nel tufo che riceveva acqua dal mare tramite una piccola galleria.