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Il Genio di Leonardo da Vinci
L'Arsenale di Palermo Museo del Mare in collaborazione con la Fondazione Anthropos presenta a Palermo la spettacolare mostra Il genio di Leonardo da Vinci, esposizione delle macchine funzionanti e delle invenzioni, tratte dai disegni e dai progetti del maestro toscano.
Per la prima volta sono esposti modelli a grandezza naturale, realizzati seguendo fedelmente le indicazioni contenute nei progetti e nei disegni leonardeschi dei Codici Atlantico e di Madrid, risalenti all’inizio del XVI secolo. I progetti spaziano nei settori più diversi: dalla fisica alla meccanica, dall’anatomia all’astronomia, sino alle macchine da guerra ed agli studi sul volo, che sono sempre ai primi posti nelle ricerche di Leonardo.
Il percorso espositivo inizia con la presentazione di una pianola portatile, realizzata sulla base del progetto inserito nel Codice Atlantico, che Leonardo descrive come “uno strumento da indossare durante le sfilate in corteo, da suonare come un pianoforte, ma con un suono simile a quello del violino”, in quanto prodotto da corde di fibre naturali.
Nella prima sala della mostra sono esposti una serie di dispositivi meccanici che Leonardo ha progettato durante i suoi studi sulle leggi della fisica e del movimento dei corpi; si tratta di macchine che sfruttano l’energia cinetica per compiere dei lavori o per trasformare il moto in energia stessa. I più importanti sono la cosiddetta “vite senza fine”, un ingranaggio elicoidale costituito da una ruota dentata utilizzata per la trasmissione del moto rotatorio; la gru a piattaforma anulare, impiegata per lo spostamento dei pesi in senso sia verticale che orizzontale, simile a quella già impiegata da Brunelleschi per la realizzazione della cupola del duomo di Firenze.
Nell’ambito delle macchine da guerra, sono degni di nota il carro falciante doppio, lo scafo a doppia carena (strumento da difesa in caso di battaglia navale), il battello a pale (azionato a pedali) e il carro coperto di assalto alle mura.
Molto particolare è la camera degli specchi, realizzata sulla base dei disegni contenuti nel Trattato di pittura, utilizzata dall’artista per vedere un’immagine riprodotta infinite volte e da più punti di osservazione. Leonardo stesso definisce lo specchio “maestro dei pittori”.
Per quanto concerne gli studi sulla fisiologia umana, sono esposti un salvagente a forma toroidale, progettato per il galleggiamento umano, e uno scafandro, dotato di un apparato per la respirazione subacquea con una sacca d’aria munita di valvole che ne regolano il flusso.
La sezione sul volo comprende invece un antenato del paracadute, datato 1485, un anemoscopio (strumento per misurare la direzione del vento), un prototipo di deltaplano, dotato di un timone per regolare la direzione del volo, ed uno studio d’ala battente, con una struttura in carta armata di rete e le travi maestre di canna.
Conclude il percorso espositivo il modello ligneo di una città ideale, progettata da Leonardo alla fine del XV secolo, che si articola su diversi livelli collegati da rampe e ponti sospesi, dotata di impianti di acqua corrente, ritenuti di primaria importanza per garantire le condizioni igieniche dell’ambiente urbano, soprattutto dopo la devastante peste di Milano del 1485.
La mostra è visitabile sino al prossimo 15 aprile, con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e dal venerdì alla domenica anche dalle 19,00 alle 23,00. L’ingresso è gratuito, con contributo volontario.