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La Piazza dei Miracoli nel cuore di Pisa
La Cattedrale, il Battistero, il Camposanto e la Torre di Pisa. Il simbolo più famoso della città di Pisa è senza dubbio la Torre pendente, conosciuta in tutto il mondo e fotografata ogni giorno da centinaia di visitatori. Tuttavia, il fascino della torre non risiede esclusivamente in questa struttura ma è amplificato dal meraviglioso ambiente che la circonda e le fa da sfondo: la Piazza dei Miracoli.
L’eccezionale complesso di edifici della Piazza del Duomo, meglio nota come Piazza dei Miracoli, è costituito dalla Cattedrale, il Battistero, il Campo Santo ed il Campanile (ovvero la Torre di Pisa). Esso si trova a nord ovest della città, in posizione leggermente dislocata rispetto al centro storico di Pisa, e dal 1987 rientra nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
L’area su cui ora sorge la Piazza del Duomo ospitava già a partire dal IV secolo una basilica paleocristiana con l’annesso battistero, su di essa l’architetto pisano Buscheto edificò nell’XI secolo la nuova Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.
Questa imponente e maestosa cattedrale rappresenta un impareggiabile esempio dello stile romanico pisano che si diffuse nel periodo in cui Pisa era Repubblica Marinara. Tra le opere più celebri ospitate all’interno del Duomo vi sono il mosaico di Cimabue che ritrae San Giovanni Evangelista, il Pulpito di G. Pisano e vari lavori di Beccafumi ed Andrea del Sarto.
Il Battistero moderno fu costruito su progetto di Diotisalvi di fronte alla Cattedrale nel 1152 e vent’anni dopo venne innalzato il Campanile-Torre, il quale riprendeva sia la circolarità del Battistero che lo stile architettonico del Duomo.
La Torre di Pisa deve la sua pendenza ai cedimenti che si sono susseguiti negli anni al disotto delle fondamenta, ad oggi misura 55 metri di altezza ed una pendenza di 5°. 294 scalini conducono al campanile il quale ospita sette campane.
Nel 1277 iniziarono i lavori per la creazione del Camposanto, un cimitero monumentale progettato da Giovanni di Simone. Il suo nome, che poi entrò nell’uso comune ad indicare ogni cimitero, stava a ricordare che la struttura era nata intorno ad una grande quantità di terra proveniente dalla cosiddetta Terra Santa.
L’intero complesso fu terminato solo nel 1800 grazie all’architetto Alessandro Gherardesca, il quale si occupò del restauro di quasi tutti i monumenti, dell’isolamento del basamento della Torre-Campanile e dell’estensione del prato che incornicia la piazza.
Il complesso di Piazza dei Miracoli è intessuto di simboli ed allegorie, basti pensare al fatto che i tre edifici più importanti simboleggiano le varie tappe della vita dell’uomo: il momento della nascita rappresentato dal Battistero, il corso della vita ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta ed, infine, la morte a cui allude il Camposanto. Inoltre, sembrerebbe che i monumenti sorti sulla piazza siano stati disposti in modo da raffigurare il segno zodiacale della Bilancia, simbolo di uno dei presunti significati etimologici della città.