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Respirare cultura tra le vie di Trieste
Passeggiando per le vie della letteratura. La storia del Friuli Venezia Giulia, ed in particolare la storia di Trieste, è quella di un luogo di confine, conteso nei secoli da diversi stati e dominato da potenze che di volta in volta ne hanno modificato l’assetto urbano e sociale. La Trieste multiculturale e multietnica che conosciamo oggi è proprio il frutto di tali circostanze.
Questo prolifico e stimolante clima culturale ha favorito, in particolar modo nell’arco degli ultimi tre secoli, la nascita o la maturazione di grandi personalità come Italo Svevo, Scipio Slataper, Umberto Saba, Giani e Carlo Stuparich, Virgilio Giotti, Giorgio Voghera, Fulvio Tomizza, Claudio Magris, Enzo Bettiza, Mauro Covacich, James Joyce, Edoardo Weiss e Sigmund Freud.
Passeggiare per il centro storico di Trieste significa riempirsi i polmoni dell’aria che questi stessi uomini illustri hanno respirato, ripercorrere le loro orme ed ammirare gli stessi paesaggi che li hanno ispirati.
Ecco alcune delle tappe più suggestive da inserire in un itinerario alla scoperta della Trieste letteraria.
Al numero 18 di Via Cesare Battisti si trova lo storico Caffè San Marco che dal 1914 ospitò intellettuali e letterati provenienti da tutta Europa. Oggi il caffè offre anche il servizio ristorante e al suo interno vengono allestite periodicamente mostre di artisti triestini.
In Viale XX Settembre, la via parallela a Via Cesare Battisti, si trova la casa, in cui, nel 1861, nacque Italo Svevo. Proseguendo verso ovest in direzione del molo, presso Piazza della Borsa, troviamo il Tergesteo, il palazzo che ospitava la filiale della Union Bank di Vienna in cui Svevo lavorò per quasi vent’anni.
Ne “La coscienza di Zeno” Svevo ambienta l’incontro tra Zeno Cosini ed il suocero proprio all’interno del Caffè Tergesteo e circa vent’anni dopo anche Umberto Saba dedica una lirica de “Il Canzoniere” al Caffè Tergesteo, luogo d’incontro tra culture diverse.
Percorrendo Corso Italia si incrocia Via Dante Alighieri, dove al numero 14 si trova il Caffè Stella Polare luogo di assidui incontri tra Italo Svevo e James Joyce. I due si erano conosciuti nei primi anni del ‘900, quando Svevo aveva preso a frequentare la Berlitz School di Trieste, presso la quale insegnava il celebre scrittore irlandese James Joyce.
La scuola si trovava non lontano dal caffè, in Via San Nicolò 30 e solo due portoni più avanti si può accedere alla Libreria Antiquaria “Umberto Saba”, appartenuta proprio al celebre poeta tra il 1919 ed il 1957. Nel retrobottega di questa libreria antiquaria Saba partorì alcune delle sue più celebri opere.
Due interessantissimi musei concludono questo tour letterario del centro storico di Trieste: il “Joyce Museum” dedicato alla vita e alle opere di James Joyce che visse a Trieste per circa dieci anni lavorando come insegnante, conferenziere, giornalista, impiegato, traduttore e soprattutto scrittore di grandi capolavori come “Gente di Dublino”, “Ritratto dell'artista da giovane” e “Giacomo Joyce”.
Ed il “Museo Sveviano” dedicato ad Ettore Schmitz, in arte Italo Svevo, all'interno del quale è possibile ammirare numerose fotografie dell'artista e della sua famiglia, il suo mobile-libreria, i suoi libri, il violino e perfino la sua penna d'oro. Presso la sala studio sono consultabili anche i manoscritti autografi dello scrittore, i documenti della sua famiglia e tutti i tomi presenti nella ricca biblioteca.