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Urbino cuore pulsante del Rinascimento italiano
Alla Corte di Federico da Montefeltro. Urbino sorge nella porzione meridionale del Montefeltro, a pochi chilometri dal confine con l’Emilia Romagna e con San Marino.
La città fu prima dominata dai romani, poi dai Goti, dai Longobardi e dai Franchi, finché, all’inizio del XIII secolo non cadde sotto il dominio dei Montefeltro.
Durante gli anni in cui la nobile famiglia dei Montefeltro governò la città, Urbino assunse il suo aspetto odierno con le sue possenti mura di cinta e i grandi palazzi gentilizi. In particolar modo fu Federico III da Montefeltro a promuovere la rinascita culturale ed urbanistica di Urbino e della corte stessa, presso la quale lavorarono alcuni degli artisti più famosi del rinascimento e non solo: Raffaello, Piero della Francesca, Marsilio Ficino e Leon Battista Alberti.
L’intero centro storico, patrimonio dell’UNESCO, riflette i canoni rinascimentali ma gli edifici che meglio incarnano le fattezze di tale periodo sono:
- Il Palazzo Ducale
Nato per volontà del Duca Federico da Montefeltro ad opera di architetti come Maso di Bartolomeo e Francesco di Giorgio Martini ospita oggi la Galleria Nazionale delle Marche. La costruzione del palazzo ebbe inizio nel 1450 circa e terminò nel 1536, la sua inconfondibile facciata con i caratteristici torrioncini, il cortile d’onore, il giardino ed i sotterranei sono alcuni degli elementi architettonici che rendono unico questo edificio.
Nella Galleria sono esposte opere di varia natura prodotte tra il ‘300 ed il ‘600 da alcuni dei più celebri artisti del periodo: Piero della Francesca, Pedro Berruguete, Leon Battista Alberti, Luciano Laurana, Paolo Uccello, Raffaello, Tiziano, Barocci, Orazio Gentileschi, Guerrieri, Luca della Robbia, Michele di Giovanni da Fiesole detto il Greco, Agostino di Duccio, Francesco di Giorgio Martini, Giovanni Santi e Luca Signorelli.
- Il Duomo di Santa Maria Assunta e le Grotte del Duomo
Il Duomo di Urbino fu edificato per volere di Federico da Montefeltro nel XV secolo ma nel 1789 un violento terremoto distrusse totalmente l’edificio. La cattedrale ricostruita dopo il terremoto dall’architetto Giuseppe Valadier riprende la struttura rinascimentale arricchendola però di elementi neoclassici.
Ciò che è rimasto intatto, invece, è l’Oratorio del Santissimo Crocifisso della Grotta sottostante il duomo. L’Oratorio fu costruito nel XVI secolo per riempire l’intercapedine creatasi tra l’abside della cattedrale e la collina ed è costituito da quattro cappelle.
- L’ex monastero di Santa Chiara
La turbolenta storia dell’ex monastero seguì le vicissitudini altrettanto turbolente della famiglia Montefeltro tra il XV e XVI secolo, tanto che il progetto di Francesco di Giorgio Martini subì numerose rielaborazioni nel corso dei secoli e che il monastero rimase a lungo incompleto.
Oggi è sede dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche e agli elementi architettonici rinascimentali sono stati aggiunti quelli seicenteschi e settecenteschi.
- La Data e la Rampa elicoidale
Durante la seconda metà del XV secolo all’architetto Francesco di Giorgio Martini fu affidato il compito di annettere al Palazzo Ducale le Stalle Ducali (o Data), che potevano contenere fino a 300 cavalli, e la Rampa elicoidale che serviva ad unire le due strutture.
Altri edifici urbinati edificati durante il Rinascimento sono:
- Il Mausoleo dei Duchi
- L’Oratorio di San Giovanni
- L’Oratorio di San Giuseppe
- La Chiesa di San Domenico
- La Fortezza Albornoz